MONZA – Da semplice allievo Reiki dello Studio Gayatri oggi è diventato insegnante e per il secondo anno condurrà il corso PNP, all’interno del Programma Neuro Filosofico per diventare consulente filosofico, promosso dallo Studio Gayatri di via Monte Santo 33.
Hermes Piacentini di nuovo in cattedra per aiutare i partecipanti al suo corso di Programma Neuro Psicologico a conoscere meglio se stessi per imparare a relazionarsi meglio con gli altri: dagli affetti al mondo del lavoro, dalle relazioni di amicizia a quelle familiari.
Classe 1976, una laurea in Psicologia clinica e di comunità, specializzato in Psicoterapia, in Psicoanalisi e in Counseling clinico psicodinamico ha immediatamente sentito empatia e feeling con lo studio Gayatri, condividendone la filosofia e la volontà di aiutare chi vive in una situazione di fragilità mettendolo in guardia da eventuali guru e maestri di vita.
“Mi sono avvicinato allo Studio Gayatri perché interessato ai corsi di reiki, raggiungendo il primo e il secondo livello – racconta – Fin da subito ho condiviso le idee e le modalità di lavoro di Natyan e del suo team, organizzando anche conferenze e incontri per smentire quelle false credenze che ci sono, per esempio, attorno al mondo dell’ipnosi alle vite precedenti. Quando si parla di questioni olistiche è facile incappare nella rete di finti santoni; io con la mia professionalità e le mie conoscenze cerco di fornire a chi mi ascolta un paio di occhiali diversi per osservare la realtà”.
Poi l’anno scorso l’avvio della prima esperienza pilota del corso Pnf, affiancato da quello di Pnp condotto da Hermes Piacentini. Un corso organizzato in cinque incontri durante i quali i partecipanti apprenderanno quelle nozioni di base per conoscere il proprio funzionamento mentale e le proprie emozioni.
“ Le persone riceveranno quei primi strumenti indispensabili per imparare a capire meglio se stessi e quindi relazionarsi con gli altri. Nella certezza che solo nel momento in cui riusciamo a prenderci cura di noi stessi riusciamo anche a prenderci cura degli altri”.
Il corso non solo teorico, ma anche pratico-esperienziale, organizzato metodicamente, prevede cinque incontri durante i quali i partecipanti, mattoncino dopo mattoncino, costruiranno la loro “casa” della consapevolezza di se stessi.
“Si inizierà imparando a rilassare il corpo – continua Hermes Piacentini – Bisogna imparare a riconoscere quei campanelli d’allarme per esempio di ansia e paura e quindi abbassarne la soglia. Nel secondo step si imparerà a riconoscere il corpo in termini cognitivi e dare un senso a quelle sensazioni che il corpo prova. Poi si passerà alla tecnica di orientamento cognitivo comportamentale per investigare le basi cognitive del comportamento disfunzionale e delle emozioni dolorose al fine di trovare delle alternative positive, imparando a capire che cosa succede quando si instaura un dialogo con una persona. Il quarto step riguarda una tecnica, la mentalizzazione, una tecnica avanzata per comprendere il comportamento umano in termini di stati mentali, quello, cioè, che passa nella propria mente e nella mente degli altri . Infine viene introdotto il modello de “Il Ruolo Terapeutico” : si tratta di un modello psicoanalitico relazionale di ascolto di sé e della persona che vanta più quaranta anni di storia, un modello che utilizzo come bussola nella mia vita personale e professionale”.
Bando a chi pensa di diventare una sorta di “mentalist”, di chi legge nel pensiero. “È un corso adatto e utile e a tutti, ma non certo a chi aspira a diventare un guru, fingendosi poi counselor o psicologo – prosegue il docente – E’ invece molto utile per chi svolge un lavoro di relazione: dai genitori alle prese con i capricci del figlio adolescente, all’infermiere che ogni giorno si incontra e si confronta con la sofferenza imparando a relazionarsi meglio con il malato”.
Imparare a conoscere meglio se stessi è un viaggio unico ed entusiasmante, che certamente rivoluzionerà la vita di chi lo intraprende. “Molte delle nostre azioni, paure e sentimenti di oggi sono il frutto di esperienze passate, che risalgono all’infanzia – ricorda Hermes Piacentini – che in un certo momento della vita e in determinate situazioni riemergono e la persona non riesce a riconoscerle e a gestirle”.