Il Falso Linguaggio del Corpo – natyan Studio Gayatri Monza
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Oggi voglio sfatare alcuni miti sul linguaggio del corpo e la menzogna. Spesso ci viene detto che quando qualcuno mente, diventa agitato, nervoso e magari sbatte più velocemente le palpebre. Ma la scienza ci dice altro.
La menzogna è un'attività cognitiva complessa. Richiede di creare e mantenere una storia fittizia, assicurandosi che sia coerente e non contraddica i fatti noti. Tutto questo richiede molta concentrazione e sforzo mentale, il che può avere effetti sorprendenti sul nostro comportamento.
Il concetto chiave è il "carico cognitivo". Quando mentiamo, il nostro cervello è talmente impegnato a gestire la bugia che altre funzioni, come il movimento delle palpebre, possono esserne influenzate. In realtà, studi dimostrano che tendiamo a sbattere meno le palpebre quando mentiamo, non di più. Questo perché il carico cognitivo assorbe le nostre risorse mentali, lasciandone meno per i movimenti involontari.
Come dicevo si usa sostenere che una persona quando mente e inganna, sia più agitata e che sbatta più velocemente le palpebre. Ma non è affatto sempre così. A causa del carico cognitivo aggiuntivo, per ingannare ci occorre maggiore concentrazione.
Contrariamente a quanto si crede, perciò, le persone spesso sono meno agitate quando mentono. L'ansia può essere presente, ma il carico cognitivo ha un effetto controbilanciante. Immaginate di dover risolvere un problema di matematica difficile mentre cercate di raccontare una bugia credibile: la vostra attenzione sarebbe focalizzata sul problema, non sull'agitazione.
Le persone, inoltre, tendono a fare pause più lunghe quando mentono. Questo perché il cervello ha bisogno di tempo per elaborare la bugia e assicurarsi che sia coerente. Però, la prossima volta che vedete qualcuno fare una pausa insolitamente lunga, non saltate subito alla conclusione che stia mentendo, potrebbe essere semplicemente il carico cognitivo in azione dovuto ad una maggiore concentrazione su quanto debba essere veracemente espresso.
In sintesi possiamo sostenere che il linguaggio del corpo sia in realtà un linguaggio molto più complesso e contraddittorio di quel che si pensi, e che possa essere influenzato da molti fattori incoerenti tra di essi. Non dovremmo lasciarci ingannare da semplificazioni eccessive e ricordare, invece, che ogni individuo è unico.
E’ perciò un grave errore trarre conclusioni affrettate.
Tratto dal Corso: Counseling Filosofico – Diventa Consulente Filosofico
natyan
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