Un Invito a Ballare – natyan Studio Gayatri Monza

https://www.youtube.com/watch?v=a97txEP3ecM

Un gesto così semplice oggi, forse un messaggio veloce, un'emoji che ammicca.

Ma ripenso alle parole di Gesualdo Bufalino e sento un sussurro di un'altra epoca:

“Invitare una donna a ballare era come scendere da un treno in una stazione sconosciuta”.

Immaginate la vertigine.

Il cuore che batte un ritmo incerto, come i passi di un viaggiatore spaesato sul selciato sconosciuto.

Ogni sguardo una via ignota, ogni parola un potenziale vicolo cieco o una piazza assolata dove la musica finalmente ti accoglie.

L'attesa, il coraggio che ti si annoda in gola, la speranza fragile di trovare un sorriso, un cenno che ti indichi la direzione.

E se quel "sì" arrivava, era come trovare un volto amico in mezzo alla folla, una luce calda che squarciava l'ignoto.

Non era solo un ballo, era un'esplorazione, un piccolo viaggio nel cuore di un'altra persona, con la paura e la meraviglia di chi si avventura in terre inesplorate.

Oggi, forse, abbiamo perso un po' di quella sacra incertezza, di quel battito d'ali nello stomaco che rendeva ogni incontro un'avventura.

Ma le parole di Bufalino restano lì, come un’eco lontana, a ricordarci la bellezza di quell'antica, trepidante discesa in una sconosciuta stazione del cuore.

Tratto dal Corso: Parlare Scrivere Comunicare

https://www.studiogayatri.com/corsi/comunicazione/parlare-scrivere-comunicare/

natyan

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