TRE PUNTINI… natyan Studio Gayatri Monza
Mi hanno chiesto: “Perché nelle tue poesie e nei tuoi scritti metti spesso i tre puntini?”
Potrei rispondere come il Prof. Claudio Giunta: “Ogni scrittore sviluppa un proprio metodo interpuntivo, idiosincrasie personali che contribuiscono alla definizione di uno stile particolare”. Ma credo sia meglio delucidare, ehmmm, giusto?
I tre puntini (se ne mettete quattro vi corregge automaticamente perfino il computer sottolineandoli con il rosso) servono a fermare il pensiero. Ma non solo.
Vediamo insieme un esempio:
Il marito tornò a casa improvvisamente e trovò la moglie a letto… ma non era sola.
In questo caso l’autore vuole creare un momento di suspense, vuole trasmettere un breve istante di assenza di respiro.
Se, invece, avesse messo i puntini alla fine nel modo che segue?
Il marito tornò a casa improvvisamente e trovò la moglie a letto. Ma non era sola…
Nel caso sopra citato l’autore desidera che il lettore si interroghi: “Con chi era a letto sua moglie?”
Del resto, se avesse scritto:
Il marito tornò a casa improvvisamente e trovò la moglie a letto. Ma non era sola!!!
Avrebbe ben trasmesso sgomento e arrabbiatura, gelosia e angoscia, giusto? Te lo vedi pronto ad urlare e a fare una sceneggiata, non è vero?
Ora, premettendo che scrittore e poeta non sono, a meno che non mi si voglia paragonare agli studenti di Robin Williams, nel film “L’attimo fuggente” nel momento in cui strappano le prime pagine del libro in cui si parla della metrica della poesia, anche i miei tre puntini hanno un significato.
Credo che una poesia (io, le mie, le chiamo non-poesie) vada letta o ascoltata (visto che le creo anche accompagnate da video) senza fretta, ponderando riga per riga e succhiandone il contenuto per crearci poi liberamente quel che detta la propria fantasia.
Se ti devo scrivere dove si trova via Monte Santo a Monza, devo essere chiaro e preciso, perché non voglio farti sbagliare strada, ma se scrivo una non-poesia, anche se sbagli ad interpretarmi va benissimo, poiché diventa tua, nel momento che la leggi, non più mia.
Ed è per questo che termino con un suggerimento: “Non domandarti che significato hanno per me i tre puntini, mettici dentro quello che vuoi, perché sono gratuiti; un dono da usare con la tua fantasia la quale, molto probabilmente, li sa riempire meglio della mia”.
natyan