𝑳𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝑺𝒕𝒓𝒂𝒕𝒆𝒈𝒊𝒂 𝑷𝒐𝒍𝒊𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝑰𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒆  – natyan Parlare Scrivere Comunicare

Che cosa è un’implicita?

In termini semplici è quando voglio dire una cosa ma ne dico un’altra affinché possa essere compreso ugualmente.

Un esempio:

Mario: “E’ tornato a casa dal lavoro Luigi?”

Franco: “C’è la sua auto parcheggiata qui sotto”.

Franco avrebbe potuto rispondere più brevemente con un sì, ma Mario ha compreso ugualmente.

I politici usano spesso le implicite nei loro slogan propagandistici, per non essere eccessivamente diretti ed espliciti, di modo anche da non apparire arroganti e antipatici nei confronti, soprattutto, dei cittadini indecisi (e sono tanti) che ancora non sanno se, e chi votare.

Osservate ora gli slogan del 2006 di Berlusconi con quei: No Grazie!

Scrivere apertamente: «La sinistra vuole fermare le grandi opere, mettere più tasse sui tuoi risparmi, mettere più tasse sulla tua casa, importare clandestini a volontà!» sarebbe risultato antipatico, esagerato e anche passibile di denuncia, se non dimostrabile oggettivamente, meglio allora usare slogan impliciti, di modo che la gente possa formulare da sola, dentro di sé, le affermazioni esasperanti.

E con quali slogan risponde la sinistra? Osservate le foto.

Non avrebbe potuto scrivere apertamente: «La destra vuole aumentare il lavoro precario, non vuole fare nulla per aumentare gli asili, e non vuole in alcun modo aiutare la sanità!» altrimenti, come nel primo caso, la propaganda di sinistra sarebbe risultata esagerata, antipatica anche alle persone neutrali e altrettanto passibile di querela.

Un ultimo esempio con Salvini. Osservate la foto e come ha ben copiato la propaganda di successo precedentemente usata da Berlusconi con quel: No Grazie!

Avrebbe potuto, Salvini, scrivere esplicitamente:

«Siete tutti schiavi dell’Europa!»?

Sarebbe risultato offensivo e arrogante, poco convincente nei confronti delle persone neutrali. Si badi bene che le persone più ambite dai partiti politici, oggi più che mai, sono le persone che non votano, le persone indecise, quindi occorre andare cauti con le affermazioni fraudolente. Meglio perciò, anche in questo ennesimo caso, fare in modo che, per mezzo di una implicatura, creata ad arte, sia la gente stessa a dedurre ciò che non è stato asserito.

In linguistica vengono chiamati: impliciti del contenuto, e se ne servono molto gli agenti di marketing.

Tanti si pavoneggiano: “A me il marketing non mi frega, non guardo mai la pubblicità!”. Ma è proprio questo il punto, perché le agenzie di marketing non vogliono farti guardare i loro spot, ma solo farteli vedere di sfuggita, per entrare nel tuo inconscio, e questo non lo puoi evitare.

Se tu li guardassi con attenzione, e fossi ben preparato, ti accorgeresti degli inganni e questo è il motivo per cui il marketing non è interessato alla tua scrupolosa attenzione; preferisce di gran lunga che tu veda gli spot senza osservarli in profondità.

Solo così può far breccia il suo linguaggio subdolo e segreto.

Tratto dal Corso: Parlare-Scrivere-Comunicare

natyan

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