Empedocle e la Terra Piatta – Studio Gayatri PNF Monza
Ci sono molti modi per risollevare un cuore travolto dalla delusione amorosa ma uno, alquanto inusuale, è quello di pensare di distrarre la mente assistendo ad una conferenza dei terrapiattisti.
Il complottismo fa figo: “Io so una cosa che tu non sai!” Davvero??? E’ eccitante, bisogna ammetterlo, chi non si sente importante nel riferire cose che nessuno sa?
Allora provo a farmi figo anch’io mettendo a conoscenza del fatto (per chi non lo sapesse) che perfino Empedocle, filosofo greco agrigentino vissuto circa due millenni e mezzo fa, già sosteneva la tesi che la Terra fosse sferica e non piatta. Chissà quali oscuri poteri forti voleva favorire!
A suo dire l’Universo si reggeva grazie a due forze perenni, l’amore e la discordia.
Ciclicamente l’Amore prendeva sempre più spazio nella sfera terrestre fino ad estromettere la discordia e viceversa. Chiamava età dell’oro quel periodo in cui la discordia se ne stava buona e tranquilla fuori dalla sfera, salvo poi prendere di nuovo spazio (spinta da quale causa non è dato sapere) in modo graduale, fino ad essere lei ad estromettere l’Amore per intero.
L’annullamento di queste due forze (che in verità erano una cosa sola) avrebbe decretato la fine dell’Universo e, per tale ragione, Empedocle non lo riteneva possibile. Mai ci sarebbe stato solo l’Amore sulla faccia della Terra e mai la discordia avrebbe dominato incontrastata per sempre.
Dobbiamo a lui la scoperta dell’aria come sostanza in sé (scoprì che se metti un bicchiere vuoto rovesciato in una bacinella d’acqua, quest’ultima non riesce a penetrare completamente il bicchiere) e la forza centrifuga; facendo roteare velocemente un secchio pieno d’acqua si accorse che l’acqua non cadeva.
Aveva un caratterino un po’ volubile poiché, pur considerandosi una divinità (si racconta che, oltre ai vari miracoli di diversa natura, risuscitò anche una donna morta da trenta giorni) ogni tanto si riteneva un peccatore imperdonabile solo perché aveva mangiato foglie d’alloro e qualche fava.
Sull’origine dell’essere umano aveva un’idea alquanto strampalata: “Anticamente, all’origine dei tempi, vi erano creature che avevano solo la testa ma non il corpo, altre solo le gambe, altre ancora solo le braccia, o gli occhi senza fronte, e tutte queste membra si cercavano e si accoppiavano, fino a diventare l’uomo che vediamo oggi”.
Ora capisco perché ogni tanto diciamo: “Mi sento a pezzi!”
Un personaggio strano?
Duemilacinquecento anni fa non c’era tutta la tecnologia che abbiamo oggi ed era perciò ammissibile che ognuno procedesse con le proprie teorie andando a spanne.
Empedocle, in fondo, fece scoperte scientifiche importanti e, se sostituiamo amore e discordia con espansione e contrazione vediamo che non gli mancarono certamente notevoli intuizioni cosmiche.
Trovo molto più strani i maniaci del complottismo e quel tizio che, abbandonato dalla moglie, decise di distrarre la propria mente recandosi ad ascoltare una conferenza sulla terra piatta.
Perché mai, dico io, dopo avere appiattito il Cuore, ridursi a mal partito fino in fondo appiattendo definitivamente anche il cervello?
natyan
Se desideri essere aggiornato sui Programmi Gayatri clicca qui: https://www.studiogayatri.com/newsletter/