ESCI DA QUESTO CORPO!
No, tutti tranquilli, non è l’urlo di un esorcista.
E’ l’invito di uno, come potrei essere io, ad uscire dal proprio etnocentrismo per imparare a comprendere qualcosa di più del mondo.
Sparare giudizi a raffica senza sapere, senza conoscere, significherebbe comportarsi come un giudice che condanna un imputato senza essersi accertato di tutte le indagini possibili.
Immaginiamo di essere accompagnati presso una comunità di esseri umani a noi totalmente sconosciuta.
Non sappiamo nulla della loro lingua e delle loro usanze.
Il capo villaggio, per mezzo di un interprete, ci fa sapere che per essere benevolmente accettati non dobbiamo afre altro che raccontare una storia che risulti piacevole a tutta la tribù.
Nulla di più facile?
Quale storia mai inventeremo (ammesso che tutto ciò che diremo sarà anche traducibile nella loro lingua) ignorando le loro credenze, i loro valori morali, spirituali e le loro conoscenze?
Quali situazioni potranno apparire piacevoli alle loro orecchie (e ai loro occhi attraverso la nostra mimica facciale e corporea) non conoscendo nulla dei loro interessi e della loro simbologia?
Proferiremo cose per loro plausibili o incredibili?
Diremo cose di sicura fascinazione o provocheremo repulsione?
Se parleremo di Dio, siamo certi che la nostra immagine del Creatore apparirà accettabile per le loro menti?
Se opteremo per una storia sentimentale non rischieremo di urtare la loro suscettibilità, la loro visione dell’amore, del sesso o della famiglia?
Se architetteremo un conflitto uomo-donna siamo certi che potranno afferrarlo dal momento che, magari, quel genere di conflitti, nella loro tribù non esiste?
Se vorremo fare dell’umorismo, per apparire comici, come potremo essere certi di non suscitare, al contrario, fastidio, noia, paura o incredulità?
Di solito noi non ci poniamo il problema poiché diamo per scontato che gli altri capiscano, comprendano ciò che vogliamo dire, che si adattino al nostro modo di vedere fatti e situazioni.
Ma è proprio così facile comprendersi quando si proviene da due mondi, non solo esteriori, ma anche interiori differenti?
Riecheggia perciò “l’urlo” di Nietzsche: togli il tuo io!... se vuoi confrontarti con la Filosofia e con le menti diverse dalle tue.
Che per il solo fatto di essere diverse non significa certamente che la nostra sia migliore.
Tratto dal Corso: Counseling Filosofico – Diventa Consulente Filosofico
natyan
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