IL BASTONE E LA MISERICORDIA – Studio Gayatri Monza natyan
Premessa: questo post è dedicato ai miei amici/allievi del Parlare Scrivere Comunicare e non sono gradite risposte di stampo politico poiché il mio scopo è solo quello di ricordare dinamiche comunicative della dialettica e della retorica.
Rammento spesso ai miei studenti che, osservando la comunicazione del mondo politico, è più facile prendere atto dei “tranelli verbali” riscontrabili anche nel mondo quotidiano.
Alcuni esempi:
Tajani nei confronti di coloro che hanno abbandonato Forza Italia: “Hanno dimostrato ingratitudine. Coloro che hanno lasciato il nostro partito non hanno mai avuto successo”.
Argumentum ad Misericordiam:
Con l’accusa di ingratitudine si vogliono ottenere due scopi, quello di provocare senso di colpa nei confronti dei dissidenti e quello di trarre disprezzo dagli ascoltatori i quali vengono invitati a pensare: “ma tu guarda che ingrati!”. L’intento, perciò, è quello di colpire i dimissionari nel personale (Argumentum ad Personam) trascurando l’argomento principale, cioè il bene dell’Italia (Argumentum ad Rem).
Argumentum ad Baculum:
Tajani, inoltre, minaccia i dissidenti (baculum significa bastone): “Come già successo in passato con tutti coloro che hanno abbandonato Berlusconi, i dissidenti (Brunetta e Gelmini) non avranno successo fuori da Forza Italia”.
La ministra Gelmini si difende alla grande, prima restituendo al mittente il senso di colpa: “Ingratitudine? In un momento come questo è da irresponsabili creare nuove enormi difficoltà all’Italia” e poi facendo notare come Tajani sia caduto sulla classica buccia di banana: “Tajani (con Berlusconi) è preoccupato del successo personale, io penso al bene dell’Italia. Non so cosa farò in futuro, mi prenderò del tempo, se ho lasciato il partito non è certo perché aspiro ad un successo personale (sottintendendo quindi che questo, semmai, riguardi gli uomini di Forza Italia) ma solo perché il partito non sta più facendo gli interessi del paese”.
Gelmini è stata brava perché non si è lasciata intrappolare dai tre tipi di dialettica: ad misericordiam, ad baculum e ad personam e ha saputo mantenere la sua posizione ad rem, cioè sull’argomento principale, il bene dell’Italia.
Morale della favola?
Anche nel normale quotidiano capita di venire assaliti dai nostri interlocutori con argomenti tendenziosi i quali mirano a farci sentire in colpa, a procurarci paura o a colpire la nostra persona, trascinandoci fuori tema, fuori dall’argomento principale, poiché colti dall’emotività.
Come la ministra Gelmini dobbiamo rimanere al centro di noi stessi affinché ogni tentativo di depistaggio dal tema posto in discussione venga frantumato.
natyan
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