IL LADRO E L'ASSASSINA

Fondamenti di Filosofia Morale

Mi hanno chiesto di commentare l’accaduto increscioso della signora italiana che ha investito volutamente ed ucciso, pare involontariamente, il marocchino che le aveva rubato la borsa.

Non amo commentare con superficialità le vicende umane, positive o negative che siano, perciò affronterò l’argomento dal punto di vista degli studi filosofici in merito alla morale.

C’è chi difende l’assassina e chi il ladro e cercherò di spiegare per quale motivo ci siano pareri discordanti e su cosa si basino.

Tutti noi abbiamo, chi più chi meno, un principio di correttezza ma non tutti lo applicano con identiche prospettive.

Per qualcuno tale principio si fonda sull’UGUAGLIANZA.

Siamo tutti uguali perciò, se al posto del marocchino ci fosse stato un minorenne italiano, un adulto del nostro paese, uno svedese o un cingalese, il giudizio non cambierebbe e la condanna dell’avvenimento sarebbe identica: nessuna giustificazione per la donna assassina.

Per altri il principio di correttezza si fonda sulla PROPORZIONALITA’.

Ciò significa che il giudizio dovrebbe fondarsi, non sull’uguaglianza, bensì su quanto, in proporzione, abbiamo da ricavare dai due soggetti in questione: la donna è un’imprenditrice, paga le tasse, beneficia il nostro paese mentre il marocchino è un ladro da cui non abbiamo nulla da guadagnare, anzi, al contrario, è solo un individuo che aggiunge problemi a quelli che già possediamo.

Ora si tratta solo di decidere che tipo di morale volete abbracciare, quella dell’uguaglianza o quella della proporzionalità?

Gli individui liberali e democratici basano i loro giudizi sull’equanimità mentre quelli utilitaristici, che si affidano a perdite e guadagni, preferiscono optare per la proporzione.

Per quanto mi riguarda opto per l’uguaglianza, per lo stesso trattamento per tutti, indipendentemente da guadagni e ricavi, attenendomi ai fatti, poiché ogni altro giudizio non tiene in considerazione esclusivamente gli accadimenti bensì anche i pregiudizi malcelati che fanno stabilire condizioni diverse a seconda della propria “tribù” di appartenenza.

Tratto dal Corso: Counseling Filosofico – Diventa Consulente Filosofico

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natyan

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