Mi hanno chiesto cosa pensi, un ateo come me, della Pasqua. Ebbene, anche un ateo come me ha il proprio teologo cristiano preferito: Vito Mancuso. Vi riporto un trafiletto delle questioni importanti, da lui condivise, in merito alla salvezza e invito, coloro che desiderano approfondire, di leggere tutto il suo articolo. Un concetto di salvezza del tutto estraneo a quanto si pensa comunemente. Buona lettura e Buona Pasqua a tutti di tutto Cuore:
“A questo punto appare evidente la problematicità della successiva costruzione teologica cristiana basata sulla redenzione, da cui la difficoltà nel rispondere alle seguenti questioni: 1) In cosa consiste propriamente la redenzione operata da Cristo? 2) L’atto redentivo vero e proprio è la morte di croce o è la risurrezione? 3) Qual è la sorte di chi non vi partecipa? 4) Da cosa si viene redenti: dalla morte, dal Diavolo, dall’egoismo, dal mondo, dal castigo di Dio, dalla Legge, dal peccato, o da tutto questo messo insieme? La radice dell’aporia risiede a mio avviso nell’idea di una specificità cristiana della salvezza in quanto legata a un determinato evento storico, cioè nell’impostazione data al cristianesimo da san Paolo ed estranea a Gesù. In realtà occorre pensare che la salvezza è sempre stata disponibile agli esseri umani, a qualunque religione o non-religione appartengano, perché è legata al bene e alla giustizia”.
natyan