LE PARALIMPIADI DEGLI STUPIDI
Ed ecco che, come spesso succede, si ergono sentenze degli stolti sempre pronte all’uso: “Lo vedi che ti abbatti inutilmente? Guarda le paralimpiadi, sono molto più disabili di te, solo che loro reagiscono e tu no!”.
Poniamoci alcuni quesiti.
Se un non-vedente, o un diversamente abile qualunque, si deprime e non partecipa alle olimpiadi del mondo disabile deve sentirsi inferiore?
Tutti i disabili devono ad ogni costo dimostrare di essere in grado di combattere gloriosamente contro le loro infermità e non hanno il diritto di scoraggiarsi?
Ci sono milioni di persone nel mondo che sono ammalate in modo incurabile e cronico, non riusciranno mai a migliorare le loro condizioni, anzi, per gran parte di esse peggioreranno, significa che sono tutte persone negative?
Che non si impegnano a dovere?
Per poter ottenere un maggiore benessere il pensiero positivo, da solo, non può bastare. Necessito di un ambiente idoneo, di risorse che mi permettano di dare un senso alla mia vita, della possibilità di gestire al meglio il mondo circostante. Ho bisogno di realizzare i miei sogni, di un lavoro ed un salario decente, di istituti sanitari che sappiano prendersi cura di me celermente nel momento in cui debba richiedere il loro intervento.
Se intorno a me sento di poter essere appoggiato, allora posso anche sviluppare al meglio il mio modo di pensare e affrontare di volta in volta le mie difficoltà con un atteggiamento positivo.
I problemi ci saranno sempre, ma una cosa è affrontarli con la reale eventualità di poterli risolvere e ben altra con un futuro che non prevede speranza.
Ma questo chi lo dice ai coach del pensiero positivo ad ogni costo, paralimpici della stupidità cronica?
Tratto dal Corso: Il Veleno del Pensiero Positivo
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natyan
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