Sei Ridicolo?
Facciamo un giretto nel “Filebo” di Platone per cercare un pensiero di Socrate.
Sapete? Socrate non lasciò nulla di scritto, proprio come Gesù Cristo, e furono altri a scrivere di lui.
E cosa ci dice il filosofo greco nel Filebo di Platone?
Descrive quella che, secondo lui, è la persona più ridicola, ovvero quella che non conosce se stessa e, tra tutte quelle che non si conoscono, vi è una categoria che è la più ridicola fra tutte le altre.
Certamente abbiamo quelli che pensano di essere belli, anche se proprio belli non sono, oppure ricchi, anche se c’è sempre qualcuno molto più ricco di loro ma, peggio ancora, a detta di Socrate, la maggior parte dell’umanità si ritiene più saggia di quello che è.
Fra tutte le virtù, la saggezza è quella che la maggior parte delle persone crede di possedere e, poiché non la possiede veramente, si ritrova in un sacco di situazioni conflittuali.
Per tale ragione la gente che non si conosce a fondo si rende ridicola.
La certezza che gli stupidi siano sempre gli altri fa sì che noi si possa convivere beatamente con la nostra stupidità.
Non per nulla Ennio Flaiano soleva dire: “La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia”.
Chi si conosce, pur sapendo che è destinato in qualche modo a sbagliare poiché nessuno è perfetto, fa opera di prevenzione, e commette meno stupidate degli altri.
Tratto dal Corso: Counseling Filosofico
natyan
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