Il Reiki e la Via della Gentilezza
Mi hanno chiesto: “Come mai insisti tanto sulla gentilezza proponendo un corso anche per gli adulti? Sono i giovani che si devono educare non gli adulti!”.
A parte il fatto che ci sono giovani che sono molto più educati di molti adulti, quel che mi sento spesso ripetere è: “Il mondo si è incattivito. Sono tutti stressati e arrabbiati. Non c’è più rispetto per niente. Sul lavoro si respira aria acida tutti i giorni, in famiglia non ci si guarda e non ci si ascolta più e ognuno pensa ai fatti propri. Nel mondo virtuale c’è una maleducazione che scade spesso nella becera volgarità e sembra che la moda più seguita sia quella di “smer… are” gli altri. Nella messaggistica volano bestemmie e insulti, propaganda e consigli che nessuno ha chiesto, pressioni, controllo e pretesa di discutere di cose importanti in poche righe piene di collera ecc.”.
Se qualcuno ritiene che tutto quello che mi hanno detto (e molto altro) riguardi il mondo giovanile credo che commetta un grave errore. In primo luogo perché, semmai fosse vero, i giovani sono il risultato di quello che noi adulti abbiamo trasmesso loro e, in seconda battuta, perché quel che mi riferiscono (e che io stesso vedo con i miei occhi) ha a che fare maggiormente con chi dovrebbe essere già sufficientemente maturo da saper comunicare con equilibrio in qualunque ambito della vita, ma così non è.
Ai bambini si usa dire: “Mi raccomando, non frequentare le cattive compagnie se no diventi cattivo anche tu!”. Perché mai, allora, per esempio, tanti adulti si iscrivono nei gruppi social solo per inacidirsi, insultare, offendere o leggere quel che causa ulcere e tachicardia? Perché non sanno dare un taglio con le condizioni che procurano solo malessere? Cosa sperano di ottenere condividendo articoli polemici pur sapendo che, facendolo, verranno aspramente attaccati senza la possibilità, in ogni caso, di convincere nessuno, poiché ognuno vuole solo avere ragione? Perché si sentono così tanto superbi, superiori, diventando arroganti e presuntuosi seminando discordia, conflitto e competizione?
E soprattutto perché, tutti questi adulti, poi sono i primi a lamentarsi dei telegiornali che condividono (a loro dire) solo cronaca nera e cronaca rosa? Loro che cosa condividono, di così diverso, per aiutare tutti a vivere meglio?
Come possiamo difenderci, senza più lasciarci coinvolgere, dalle ondate di odio e di superficialità dilaganti nel nostro quotidiano?
Come possiamo difenderci, senza più lasciarci coinvolgere, dalle ondate di odio e di superficialità dilaganti nel nostro quotidiano? Come prendere le distanze da quella patetica forma masochistica che fa sì che si vadano a leggere proprio le cose che più fanno male?
Questi, e altri motivi altrettanto importanti, mi hanno convinto a creare il Corso “Il Reiki e la Via della Gentilezza”. Non dico che oggi le cose siano peggiori in tutti i sensi rispetto al mondo di ieri ma credo che, se non altro, in passato, ci si pensava dieci volte prima di insultare qualcuno, perché lo dovevi fare a quattr’occhi, faccia contro faccia.
Il fatto di poterlo fare in modo anonimo, o comunque nascondendosi dietro ad una tastiera, non ci autorizza ad essere volgari e arroganti, anche perché quando instauri una malsana abitudine, non riesci a togliertela di dosso nemmeno nella vita sociale del mondo reale, mettendo a repentaglio anche le relazioni fuori dal virtuale.
Vi pare poco?
natyan
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