Reiki Gentilezza e Giappone – Studio Gayatri Monza

Se ci hanno fatto credere che il Reiki sia una questione unicamente energetica-cosmica siamo stati ingannati.

In realtà il Reiki è principalmente un Percorso di Vita con lo scopo di migliorarci interiormente, di rinnovarci.

Lo sapevi, per esempio, che in Giappone quando due persone si sposano si scelgono un nomignolo, un simpatico e dolce soprannome con cui chiamarsi per tutta la vita?

Tutto ciò a significare l’intenzione di diventare due persone nuove, che vivranno insieme con un obiettivo diverso, non più individualistico.

L’antico calendario giapponese aveva 72 stagioni, una ogni 5 giorni (24 periodi che si dividono in 3 parti) anche questo a voler dire che il mutamento è costante e che non dovremmo vivere nella rigidità e nella statica ostinazione.

La Filosofia Reiki del Sol Levante, quindi del Dott. Mikao Usui, è molto di più di quello che viene abitualmente trattato in taluni libri o in Internet.

Il Giappone ha una cultura Filosofica e Sociologica secolare che invita a stabilire una perfetta armonia nelle relazioni e lo studieremo insieme.

A cosa mi serve imporre le mani sulle persone, per pacificarle, se poi non so trattenermi dal condividere quotidianamente polemiche nei social, facendo arrabbiare chi mi legge?

Avere un primo, un secondo o un terzo livello di Reiki non ha alcuna importanza se non sono capace di creare armonia (il cosiddetto Wa) intorno a me, se mi diletto nello spettegolare, nel rinfacciare, nello screditare e nel condannare pubblicamente tutto quello che non mi piace.

La Filosofia del Dott. Mikao Usui è fatta di silenzio, di buone parole, di riservatezza, di gentilezza, di accoglienza pacifica; è una rivoluzione del nostro essere, non un ostinato atteggiamento nel voler cambiare gli altri per renderli a nostra immagine e somiglianza, come se noi fossimo l’immagine migliore.

In ogni condanna che rivolgiamo agli altri c’è un grossolano e volgare rigurgito di auto-assoluzione, di innocenza per noi stessi, unito al macabro piacere di mandare altri al patibolo, e questo è l’esatto opposto della Filosofia Reiki.

Lo studio sociologico e filosofico di alcuni tratti salienti del Giappone, unito a quello di tutte le Filosofie Orientali, ci può aiutare ad estraniarci da tutta la rabbia che l’utilizzo della rete ha procurato a tante persone, provocando relazioni sempre più difficili e spaccature irreparabili anche fuori dal virtuale.

Credo sia venuto il momento di dissociarci da un sistema sempre più maleducato, odiatore e livoroso tipico del mondo dei social poiché, tale mondo, senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, viene poi trasfuso nelle nostre azioni quotidiane.

Non vi è mai capitato di ricevere promesse senza poi vederle mantenute? Di scrivere a qualcuno senza ricevere nemmeno un grazie?

Di aspettare una persona che poi non si presenterà, o si presenterà in grande ritardo, senza la cortesia di un preavviso? Di essere colpiti nei social, oppure alle spalle, senza nemmeno essere stati interpellati per sentire le vostre ragioni?

Di essere con qualcuno il quale è più interessato al proprio cellulare anziché a voi che gli siete accanto?

E magari, tra tutte queste persone, ci sono anche quelle che fanno prediche sul Reiki, sull’ Energia Cosmica, sullo Yoga, sulla Meditazione o la Presenza Mentale, non è vero?

Ho voluto preparare il suddetto corso per aiutare tutti, compreso me stesso, ad entrare con maggior profondità nella Filosofia Reiki, al di là di tutte le vuote parole che servono solo a darsi importanza e ad illudere la gente di poter risolvere problemi che, invece, rimarranno tali e quali.

In verità non è possibile alcun benessere senza una reale trasformazione interiore la quale può essere ottenuta solo con le azioni che nascono da una elevata qualità del modo di vivere e di pensare.

Grazie di Cuore per la vostra partecipazione.

Tratto dal Corso: Il Reiki e la Via della Gentilezza

natyan

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