Perché non mi prendo mai troppo sul serio e vario i miei argomenti, che vanno dal serio allo sberleffo di me stesso?

E’ sempre utile scavarsi nel profondo, anche se l’autoanalisi può essere, a volte, deliziosamente dolorosa:

“Vi affollate intorno al prossimo e avete belle parole per questo. Ma io vi dico: il vostro amor del prossimo è il vostro cattivo amore per voi stessi. Sfuggite a voi stessi cercando il prossimo e vorreste farvene una virtù: ma io leggo nel vostro “altruismo”. Non resistete a voi stessi e non vi amate abbastanza: ora volete sedurre il prossimo all’amore e indorarvi col suo errore. Preferirei che non resisteste ai prossimi di ogni sorta e ai loro vicini; così dovreste trarre il vostro amico e il suo cuore traboccante da voi stessi.

Voi invitate un testimone, quando volete parlar bene di voi; e quando l’avete sedotto a parlar bene di voi, pensate voi stessi bene di voi.

Non mente soltanto chi parla contro ciò che sa, ma soprattutto chi parla contro quello che non sa.

Uno va dal prossimo, perché cerca se stesso, un altro, perché vorrebbe perdere se stesso. Il vostro cattivo amore per voi stessi fa della vostra solitudine una prigione”.

Tratto da: Così parlò Zarathustra

natyan

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