Grazie Arianna! – natyan Studio Gayatri Monza

E’ ora di pranzo e non ho molta fame, perciò mi dirigo in un centro commerciale per prendere un semplice toast.

Dopo pochi minuti arriva una famiglia composta da una bimba di cinque anni, la mamma sudamericana e i nonni italiani.

Si siedono al tavolo vicino al mio.

La bimba mi guarda, io le sorrido, la saluto e lei mi dice subito: “Io mi chiamo Arianna!”.

Aveva in mano un cobra di gomma e tanta voglia di fare amicizia.

Con tutta la nostalgia che ho per i bimbi dell’India volete che mi lasci scappare un’occasione del genere?

Inizio subito a rendermi simpatico con alcuni trucchi magici.

Prendo un tovagliolo di carta, lo faccio a pezzettini, poi glielo consegno e le chiedo di aprirlo. Immaginate il suo stupore vedendo che il tovagliolo è ancora tutto intero.

Allora inizia a sfidarmi e mi dice di chiudere gli occhi: “Adesso riaprili!” e non c’è più il suo cobra di gomma, dove sarà sparito?

Poi cerco di parlarle un po’ in spagnolo e lei mi risponde in italiano e mi corregge quando sbaglio.

La mamma è felice di vedere la figlia così espansiva: “Non sta mai ferma!”.

Meglio così signora, saprà cavarsela molto bene nella vita.

Perfetti sconosciuti, tutti senza cellulare e con tanta voglia di viversi appieno quei pochi momenti.

La famigliola si alza dal tavolo. La bimba mi saluta girandosi numerose volte allontanandosi: “Spero che ci vediamo ancora!” mi urla.

Certo Arianna, lo spero anch’io, grazie, muchas gracias!

Dopo qualche minuto mi alzo e vado alla cassa.

Nell’uscire dal centro commerciale incontro di nuovo tutta la famiglia e Arianna, vedendomi da lontano, mi corre incontro sorridendomi e abbracciandomi stretto stretto.

La prendo in braccio e la riporto dalla mamma.

Vorrebbe ancora farmi giocare alle magie con il suo cobra ma non c’è più tempo.

Saluto tutti e guardo la madre: “Sua figlia oggi mi ha regalato un barattolo pieno di gioia e ha lenito la mia malinconia!”.

La mamma mi capisce al volo. Lei è sudamericana e certamente conosce molto bene cosa intendo dire con… malinconia.

Mi allontano pensando a quante emozioni si possono perdere mangiando con un cellulare in mano, senza più sapere guardarsi intorno, senza spontaneità.

Grazie Arianna, per avere avuto un cobra al posto dello smartphone!

natyan

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