L’acqua mi ha sempre dato una sensazione di profondità, sembra quasi che il lago possa svelare anche i miei più intimi segreti. E’ strano come il senso di familiarità affiori così facilmente in certi luoghi, senza che ci sia un nesso logico fra te e loro. Eppure, io so che ho navigato a lungo in quelle sensazioni ancor prima di incontrarle. Ci si può sentire a casa nei luoghi più disparati: in un pensiero, sulle rotaie di un treno, nel fango dopo una pioggia torrenziale, fra le pagine di un libro, fra le carezze del vento che non conosce fretta, su quelle acque che, seppur così belle, non mi nascondevano le loro minacce. Sentivo battere il cuore degli indigeni, l’odore della loro pelle parlava una lingua semplice e immediata, il loro passo tribale mi cammina ancora dentro… so che ho viaggiato ogniqualvolta ho saputo uscire da me stessa lasciando a casa il mio piccolo io. Ti chiedo scusa, Madre Terra, per tutte le volte che non ti ho scelta… il tuo divino grembo ha incontrato la mia anima fragile e il bagliore dell’incompiuto mi ha cambiata… da certi viaggi non si torna, ti rimangono appiccicati per ricordarti la futilità delle discordie…
Surya - Myanmar 2019