Mi hanno chiesto: “Ti sei espresso molto in merito alla pandemia ma non ti esponi mai a livello politico, come mai?”

Amici cari, la politica è tutto. Qualunque argomento si tratti potremmo dire che si stia facendo politica. Se, invece, si vuole intendere che non mi espongo mai a livello partitico la ragione è semplice. In primo luogo, nei social, sono così facili le etichettature che se solo ti permetti di esprimere parere favorevole in merito ad un esponente di un partito, subito dopo ti marchiano come se fossi un suo adepto. Ricordo quando mi arrischiai ad esprimere parere favorevole al sindaco di Monza in merito alla chiusura dei giardini pubblici. Subito dopo qualcuno mi diede del leghista. A me?!? In secondo luogo io non vivo di fanatismo partitico e valuto QUEL che viene detto e non CHI lo dice. Ciò a significare che posso essere d’accordo su alcune questioni con un esponente di destra e su altre con la sinistra, pur sempre evitando accuratamente i partiti estremistici. Per concludere: mai e poi e mai mi legherò ad una bandiera poiché ciò facendo ti viene chiesto: “Con me o contro di me? Sì o no?” Amici carissimi, questo genere di cose si fanno giustamente al mercato: “Allora? Compri o non compri? Sì o no?” E io non ho nessuna voglia di vivere la politica come se fossi al mercato, poiché non si tratta di scegliere tra una verdura e un’altra, e voglio essere libero di decidere se un’idea mi piace indipendentemente da chi sia venduta. Se proprio è necessario darmi una definizione, si dica di me che sono anarchico a modo mio. Chiaro il concetto?

natyan

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