PSITTACISMO
Venni a conoscenza di questo “strano” vocabolo quando seppi del resoconto che Padre Agostino Gemelli (medico psicologo francescano, nonché fondatore dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano) fece in merito a Padre Pio.
Non si lasciò affascinare dall’odore di santità circolante all’epoca e definì il frate di San Giovanni Rotondo un pover’uomo malato psichicamente, con un ristretto campo della coscienza, affetto da abulia e psittacismo.
A suo parere Padre Pio era stato suggestionato dal suo padre superiore poiché ripeteva a pappagallo (psittacismo) parole, idee e comportamenti altrui.
Dello stesso parere lo fu anche Papa Giovanni XXIII il quale cercò di contrastare, senza riuscirci, tutta la speculazione economica creata volutamente intorno alla figura del “santo di stoppa”, così lo definì.
Quando il clero si rese conto che sarebbe stato impossibile arrestare la “macchina delle reliquie” con tutto il fanatismo circostante, Papa Paolo VI optò per la via della santità, sfruttando a propria volta, così si racconta, la possibilità di arricchire le casse clericali.
Ora voi potreste pensare: “Bella roba! Tu sei ateo! Ripeti a pappagallo ciò che dicono i detrattori non credenti!”.
Nossignori, niente psittacismo da miscredente da parte mia, poiché se avete letto bene, ho citato detrattori fedeli al clero, vale a dire Padre Agostino Gemelli e Papa Giovanni XXIII.
Io ho solo riportato (come un pappagallo) quel che loro, da credenti cattolici, hanno asserito.
E con tutta questa storia, così misteriosa e impressionante, è più facile che rimanga impresso il significato di PSITTACISMO?
Ambasciator non porta pena, nemmeno pappagallando.
natyan
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