Era felice di scambiare qualche parola con un occidentale.
Il treno “circolare” di Yangon offre molte occasioni per incontrare la vita reale, spesso sommersa dal traffico tentacolare e caotico di città.
I suoi occhi esploravano dolcemente un mondo lontano; fino a quando mi mostrò il suo sorriso.
Aveva una maglietta sgualcita e strappata all’altezza del gomito.
Mi parlò un poco della sua famiglia, dei suoi sogni per il futuro.
Pochi accenni.
Le diedi un biglietto per scrivermi il suo contatto Facebook, ma il suo cellulare era rotto e doveva attendere molto, prima di poterne acquistare uno nuovo.
Conservo ancora quel bigliettino su cui mi scrisse di aspettare… che sarebbe arrivato il giorno nel quale avrebbe aperto un nuovo account…
Alla fermata successiva scese dal treno e io la salutai fiducioso… congiungendo le mani con un piccolo inchino com’è di uso in Myanmar.
Per poi mettermi a vendere ananas… ma quest’ultima è la storia di una bimba che spero di potervi presto illustrare in un video.
Un bacione dal Cuore…
natyan
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