"Lo so...c'è il dolore... c'è la morte... non intendo solo morte fisica, ma anche psichica. E poi c'è la rabbia. Sana, naturale, dal momento che siamo vivi e siamo umani. Ci arrabbiamo col mondo, con la vita, cerchiamo colpevoli. Anche questa reazione è naturale, lasciamo che sia. Poi, però, bisogna fare una scelta: o continuiamo a rispondere in maniera emotiva e ad arrabbiarci per ciò che non è andato bene, oppure, utilizziamo quella rabbia, che pur sempre energia è, per costruire qualcosa. Allora alziamo lo sguardo e vediamo un sacco di gente con la mano tesa. Ci sono un sacco di cose su cui non abbiamo potere e verso le quali non possiamo fare nulla, ma ce ne sono tante in cui noi possiamo ancora fare molto. Allora la nostra rabbia sarà servita a qualcosa. Fare in modo che le persone che incontriamo possano ancora avere sollievo e possano ricevere da noi speranza e forza, piuttosto che distruzione, è un modo per trasformare il dolore. Voglio essere per te una parte di primavera...perché è inevitabile... se io scavo una buca in una zolla di terra, dall'altra parte, si formerà una montagnetta. Bisogna che io impari a guardare in entrambe le direzioni.. lo farò per me... per te... per noi... poiché siamo imprescindibili l'uno dall'altro..."

buona giornata a tutti (grazie a chi ieri sera ha partecipato alle riflessioni meditative e ha dato il suo importante contributo)

surya