"... e poi, dopo 12 ore di volo, ti accorgi di essere stato catapultato in un’altra epoca, un altro tempo, un’altra memoria. Per noi certe attenzioni sono inconsuete, riservate a persone e incontri speciali. Per loro, invece, è la normalità. L’accoglienza è pura, sincera, quasi irreale. Sembra di leggere un libro antico, dalle cui pagine sgualcite emerge un popolo fiero, forte della sua gentilezza nonostante le continue repressioni. Siamo lontani anni luce, eppure, quando la mia mano ha toccato la tua, noi ci siamo raccontati tutte le vite che verranno… viaggiare in Myanmar è viaggiare in un tempo sconosciuto, in un cuore senza confini, è tornare a casa con un segno indelebile nel Cuore… di questa terra ho amato i volti, gli occhi scuri che mi scavavano dentro, ho amato quelle mani fragili e forti che mi parlavano una lingua ormai dimenticata...ho amato l'amicizia, l'uguaglianza, la benevolenza, ho amato la vita che le scorreva nelle vene... un terremoto pacato... è così che la vivo dentro...
Surya