Ogni Asana è legata in qualche modo a una forma, animale o vegetale, o a una divinità. Naturalmente il legame che ha un Asana con una divinità non è vincolante, ma ne esprime semplicementele qualità e le caratteristiche (ad esempio forza vitale, trasformazione, discernimento ecc.) Associare un Asana a una particolare figura ne svela piano piano le potenzialità e i pregi fornendo al praticante una specie di “libretto di istruzioni” per la realizzazione della posizione stessa. Non esistono, infatti, delle descrizioni dettagliate o oggettive sulle Asana perché ogni fisico, corpo, condizione mentale e altro ancora sono diverse l’una dall’altra. Certo, ci sono delle spiegazioni su come preparare una posizione ma la piena realizzazione di un Asana sarà sempre diversa per un individuo piuttosto che per un altro. La comprensione della simbologia yogica, inoltre, si completa man mano che il corpo, la mente e lo spirito si avvicinano ad assumere una forma. Più la mente si accosta a quella figura più il nostro corpo si adatterà alla medesima e ne assumerà l’atteggiamento richiesto . Non è importante eseguire un’ Asana come una fotocopia vista in un libro ma è importante entrarci con la giusta motivazione, la giusta intensità .
La parola Trikonasana è composta da Trikona che significa triangolo e Asana che significa posizione. Trikonasana è quindi la posizione del triangolo. “Nella tradizione induista il triangolo è un simbolo del principio divino. Con un vertice rivolto verso il basso esso rappresenta Shakti, il principio femminile ,mentre con un vertice verso l’alto rappresenta Siva, la forza maschile. Il triangolo appare nel mondo sotto varie forme: La Trinità, la Trimurti, i tre stati: veglia, sonno con sogni, sonno senza sogni. Nello yoga la triangolarità simboleggia la vittoria su se stessi. Se si inserisce un triangolo in un cerchio tutti i vertici toccano la circonferenza.
Corpo mente e linguaggio sono i tre vertici che, raggiunta la maturità, ci permettono di rimanere in equilibrio. Shiva, signore dello yoga, regge lo scettro a tre punte e rappresenta la condizione di sat chit ananda (verità, consapevolezza, grazia divina)
Il triangolo con la cuspide rivolta verso l’alto rappresenta tutto ciò che sale dal basso verso l’alto. È anche il simbolo del fuoco, del calore e dell’elemento maschile. Una torcia, anche se orientata verso il basso, svilupperà sempre una fiamma rivolta verso l’alto. Il triangolo con la cuspide verso il basso rappresenta tutto ciò che scende dall’alto verso il basso. Rappresenta l’acqua, l’umido, il fresco, l’elemento femminile. Quando si sovrappongono, i due triangoli rappresentano il macrocosmo, la perfezione dell’universo nel quale ciò che è in basso è legato a ciò che è in alto e viceversa.