Verso la fine dell’800, Pierre Teilhard de Chardin, padre gesuita, paleontologo e filosofo, diceva che la spirale è vita. Ebbe questa idea prima ancora che si venisse a scoprire il DNA con le sue due eliche e il suo movimento a spirale. La spirale, in realtà, è presente in tutti i regni e la ritroviamo in molti fenomeni naturali come il movimento dei pianeti, le masse d’aria cicloniche, i vortici dell’acqua. Fra tutti i movimenti proposti dallo yoga, la torsione è uno dei più caratteristici.
La rotazione, o torsione, è il movimento di un corpo intorno ad un asse, detto asse di rotazione, che passa per il baricentro.. Nel caso delle posizioni yoga, l’asse di rotazione è la colonna vertebrale. Le asana di torsione vanno a mobilizzare e rafforzare la colonna, ma soprattutto hanno la funzione di riassestamento articolare. Il bacino è particolarmente coinvolto nelle asana di torsione, è il punto da cui esse originano ed è la base d’appoggio nelle torsioni da seduti. Nelle rotazioni bisogna prestare particolare attenzione allo spazio tra il torace ed il bacino, perché è una zona che tende a schiacciarsi su se stessa.
La colonna vertebrale è la struttura di sostegno del nostro corpo e custodisce il sistema nervoso; abbina quindi solidità e mobilità. La regione dorsale ha una mobilità molto limitata, sia per l’altezza ridotta dei dischi vertebrali che per la presenza della gabbia toracica. La regione lombare presenta alti dischi vertebrali e teoricamente permette torsioni molto più ampie; tuttavia, questi movimenti dipendono anche dalla massa addominale. Le posizioni di torsione sono considerate importanti in quanto danno mobilità alla colonna che agisce da stabilizzatore; sono posture energizzanti e rilassanti che forniscono piacevole sensazione di benessere dovuta alla distensione muscolare attorno alla colonna. È indispensabile che ogni movimento di torsione del tronco, sia preceduto da un raddrizzamento e allungamento dell’asse vertebrale per distanziare le vertebre una dall’altra, ma anche per aumentare la rotazione spinale. Questo è fondamentale perché durante questo movimento, l distanza tra le vertebre si riduce procurando uno sfregamento che a lungo andare può creare infiammazioni. Durante l’esecuzione di queste asana, i muscoli si contraggono e si allungano in direzioni opposte. Mentre si esegue una torsione, gli organi vengono compressi e poi rinvigoriti durante lo scioglimento, in questo modo, molte tossine verranno espulse.
Volendo, dopo le torsioni, si può eseguire Marjariasana, o posizione del gatto, poiché la forza di gravità aiuta gli organi interni a tornare alla loro sede naturale. Le donne in gravidanza specialmente dopo i primi mesi, dovranno evitare le torsioni e eseguire delle varianti.
Benefici: In generale, le torsioni rinvigoriscono il corpo e, se eseguite con un corretto allineamento, aiutano ad aprire gli inguini, il bacino, la zona lombare e la pelvi. Con una pratica regolare, alleviano mal di schiena, lombalgia e problemi ai fianchi. Contraendo milza, fegato e intestini, essi ne escono rinforzati. Aiutano anche a sciogliere le spalle. Evitare in caso di gravi lesioni alla colonna o in stato di gravidanza avanzata.
surya
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28/11/2018 11:45 pm