Pochi giorni alla partenza…
Solo quattro…
Non è come fare una telefonata e non è come predisporsi ad una chat.
E’ che quei sorrisi li vedi davvero penetrare in ogni cellula del tuo essere, in ogni atomo della tua esistenza.
E ti travolgono.
Allora ti senti innamorato come quando eri bambino. Di quell’Amore genuino che non ha pretese, e che sprigiona scintille senza nemmeno sapere il perché.
Chi ha famiglia vive già di tutto questo attraverso i propri figli.
Quelli single, come me, vivono di immaginazione per pochi attimi, e catturano sguardi e dolcezze tra gli occhi del mondo, sognando di farne parte, anche solo per qualche momento.
Lo so che mi prenderete per matto ma è proprio così, ad ogni passo mi innamoro, di quegli Amori che non hanno dove posare il capo.
Poiché gli anni passano, ed è scontato che tutti ce ne dovremo andare da questo mondo, ma io vorrei almeno poter scegliere in che modo dissolvermi tra le stelle.
E se è vero che verrà il giorno in cui il tramonto mi sorprenderà, prima che ciò avvenga, non voglio attendere passivamente che, lungo il tragitto della mia vita, il buio si dilegui; preferisco incontrare la luce avvicinandomi ai suoi bagliori prima ancora che giunga l’alba.
Non aspetto che il sole della felicità sorga su di me, giacché potrebbe arrivare in ritardo sui miei fragili anni.
Sbaraglio le nubi e gli orizzonti, e allungo le braccia per farmi accogliere dal candore di chi non sa nulla di me, ma che è felice di cullare i miei sentimenti, quando si sciolgono in invisibile e soave pianto di commozione.
Sono uomo d’altri tempi, ma non di quei tempi lontani chissà quanto.
Tempi di fanciullo non cresciuto, che va collezionando sguardi e sorrisi tra le strade dell’Asia, con le stesse candide emozioni di chi, per la prima volta, si innamora perdutamente della propria giovane compagna di banco, senza dirle nulla per timidezza e per pudore.
natyan
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